
Sagra Musicale Umbra
74a edizione
Venerdì 20 settembre • ore 21:00
Perugia • Chiesa di San Bevignate
GIORNATA UNGHERESE
Muzsikás Ensemble
Mihály Sipos, violino & citera
László Porteleki, violino, kobo, tambura
Péter Éri, viola a tre corde, flauto lungo, mandolino
Dániel Hamar, contrabbasso, gardon, tamburo
con Mária Petrás, canto
Orchestra da Camera di Perugia


Le fonti di Bartók e Ligeti nella musica tradizionale
Musiche di Béla Bartók (Danze popolari rumene per orchestra) e György Ligeti (Sei Bagatelle per quintetto di fiati – Sonata per violoncello solo)
Musiche tradizionali vocali e strumentali della Transilvania
Un’intera giornata dedicata ai musicisti europei che più di chiunque altro hanno mostrato l’importanza del dialogo con le proprie radici: Bartók e Kodály in primis, che hanno collezionato, analizzato e catalogato un patrimonio immenso di suoni e saperi musicali antichi, per poi assimilarli in un processo creativo di sconvolgente poesia. Occasione pressoché unica di ascoltare le melodie originarie dell’est Europa nelle mani del più autorevole complesso di musica magiara tradizionale: Muzsikás Ensemble.
Muzsikás, “musici”: è il termine che denota quei musicisti che eseguono il repertorio folkloristico tradizionale dei villaggi dell’Ungheria. E le loro esibizioni sono di una grande suggestione, trasportando l’ascolta- tore indietro nel tempo in quelle regioni, remote e contadine, dove le tradizioni erano state trasmesse attraverso i secoli nelle táncház, o “case da ballo”. I membri del complesso suonano e improvvisano nello stile di quegli antichi gruppi tradizionali, dove il violino solista e il canto erano accompagnati tipicamente da una viola a tre corde e da un contrabbasso, una musica folkloristica autentica eseguita dai migliori strumentisti di campagna. È un repertorio che esula dallo stile ungherese “tzigano” e che si concentra sulla vera tradizione magiara, la cui bellezza melodica venne considerata da Béla Bartók alla pari dei maggiori lavori della musica d’arte: Bauernmusik che nulla aveva da invidiare alla Kunstmusik.
Mária Petrás è nata a Diószén in Romania, e appartiene ai “csángó”, una minoranza etnica di religione cattolica e di lingua ungherese che abita almeno dal XIII secolo in un centinaio di villaggi sparsi della Moldavia rumena. Da Diószén si trasferì ancora molto giovane in un altro villaggio, Klézse, imparando tutti
le tradizioni vocali profane dei “csángó” assieme alla loro maniera di eseguire i canti religiosi in lingua latina. Seguendo le orme della nota cantante coetanea Márta Sebestyén, la sua vocalità proviene dal ricchissimo patrimonio musicale della regione, che più di un secolo fa attirò l’attenzione di Béla Bartók e Zoltán Kodály.